DEI
Dai e dai arrivai fin dagli dei…
Chiesi loro un buon pallone per trovar la situazione ideale del
sedere presso il trono del Signore.
“Se di palle tu ne hai, guarda giù dove tu puoi!”
Guardai giù su quella gente che si rese sì potente con le palle
sulla gente date in cambio mai per niente.
Bustarelle e sotterfugi per avere senza indugi reggimenti e reggipetti
tutto a casa mia ci metti; tante palle ti diciamo vai con
Dio che io ti amo; voglio bene a te e parenti ma io ti striscio
tra i serpenti.
So cavarmi dai cavilli con un colpo di pallone ben tirato a quel
signore che è gradito alle signore; so arrivare in tutti i posti
anche se son luoghi loschi; con gli amici ben pagati ora siam
degli arrivati.
Siamo un gruppo ben nutrito grazie a un popolo svampito che
riempiam di tante palle e copriamo con lo scialle; e se accade
un incidente non ci frega proprio niente, che siam tutti assicurati
presso sindaci e curati.
Abbiam preso ormai la via del chi vuole lieto sia, comprendiam
la tua premura ma lo sai che poco dura; oggi esser disonesti
rende sempre molto lesti, e noi siamo più veloci delle
nascite precoci; già sappiam dove arrivare prima ancora di
partire; facciam finta di parlare, ma sta sempre avanti il fare;
trafficar coi trafficanti lo facciamo con le amanti.
Siamo simili agli dei, ne vogliamo più che mai di divino e di
vinello e guardiamo sempre al bello, del prosciutto più di un
etto e saliamo sul tronetto, il salame lo spelliamo e così con te
facciamo; tra festini e tra intrallazzi ci mettiamo i nostri cazzi;
e si fottan tutti quanti, su brindiamo con il Chianti!
Vuoi giocare col pallone?
Ecco qua la situazione: chi comanda siamo noi, non ti diamo
ciò che vuoi, ti togliam ciò che vogliamo basta un segno della
mano; ti mandiamo gli scugnizzi se ci togli i nostri vizi, ti inviamo
poi i sicari se ci rendi i giorni amari.
Tieni, prendi queste palle, e ritorna giù alla valle; vai a giocare
con gli amici finchè i giorni son felici; cambierà la situazione,
ora goditi il pallone; poi verremo alla partita, forse lì sarà
finita, ma portando ancora palle, sarà in gioco anche la valle:
vinceremo la partita del godersi ancor la vita, e tu resta nel
pallone: “cambierà la situazione?”.
Questo è il trono del Signore, in questa nostra attuale situazione!
Chiesi loro un buon pallone per trovar la situazione ideale del
sedere presso il trono del Signore.
“Se di palle tu ne hai, guarda giù dove tu puoi!”
Guardai giù su quella gente che si rese sì potente con le palle
sulla gente date in cambio mai per niente.
Bustarelle e sotterfugi per avere senza indugi reggimenti e reggipetti
tutto a casa mia ci metti; tante palle ti diciamo vai con
Dio che io ti amo; voglio bene a te e parenti ma io ti striscio
tra i serpenti.
So cavarmi dai cavilli con un colpo di pallone ben tirato a quel
signore che è gradito alle signore; so arrivare in tutti i posti
anche se son luoghi loschi; con gli amici ben pagati ora siam
degli arrivati.
Siamo un gruppo ben nutrito grazie a un popolo svampito che
riempiam di tante palle e copriamo con lo scialle; e se accade
un incidente non ci frega proprio niente, che siam tutti assicurati
presso sindaci e curati.
Abbiam preso ormai la via del chi vuole lieto sia, comprendiam
la tua premura ma lo sai che poco dura; oggi esser disonesti
rende sempre molto lesti, e noi siamo più veloci delle
nascite precoci; già sappiam dove arrivare prima ancora di
partire; facciam finta di parlare, ma sta sempre avanti il fare;
trafficar coi trafficanti lo facciamo con le amanti.
Siamo simili agli dei, ne vogliamo più che mai di divino e di
vinello e guardiamo sempre al bello, del prosciutto più di un
etto e saliamo sul tronetto, il salame lo spelliamo e così con te
facciamo; tra festini e tra intrallazzi ci mettiamo i nostri cazzi;
e si fottan tutti quanti, su brindiamo con il Chianti!
Vuoi giocare col pallone?
Ecco qua la situazione: chi comanda siamo noi, non ti diamo
ciò che vuoi, ti togliam ciò che vogliamo basta un segno della
mano; ti mandiamo gli scugnizzi se ci togli i nostri vizi, ti inviamo
poi i sicari se ci rendi i giorni amari.
Tieni, prendi queste palle, e ritorna giù alla valle; vai a giocare
con gli amici finchè i giorni son felici; cambierà la situazione,
ora goditi il pallone; poi verremo alla partita, forse lì sarà
finita, ma portando ancora palle, sarà in gioco anche la valle:
vinceremo la partita del godersi ancor la vita, e tu resta nel
pallone: “cambierà la situazione?”.
Questo è il trono del Signore, in questa nostra attuale situazione!
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