INTERLAND
Attorno al deserto si aggira un maiale, un porco di città.
Cerca senso e consolazione, ma soprattutto qualcosa da mangiare.
Ma il deserto non dà del salame a chi prima lo ha sempre
dato agli altri.
“Porco mondo…- esclamò a un certo punto il lurido maiale -
qui non c’è nemmeno una porchetta!”.
Gira e rigira, ma il deserto non gli si apriva; anzi, gli spariva
davanti, come in una sorte di miraggio sgretolato dalla realtà.
“In città si può far tutto e avere tutto…perché qui proprio niente?”-
riesclamò affranto.
Nessuno rispose; non ebbe nessun cenno, nessuna indicazione.
Il maiale si era perso il meglio nella sua sporcizia, che per lui
era pur sempre una delizia.
Non scoprire il deserto per lui era occasione persa; eppure,
sentiva in sé il desiderio di qualcosa più grande di un essere
salame.
“Scusi, signor vigile – chiese a un agente – ma qui per me non
c’è proprio niente?”.
“Beh – rispose il vigile – se va in quella via, troverà una salumeria!”.
Si avviò verso un destino che l’avrebbe reso un cotechino; ma
era comunque cosciente che non avrebbe perso proprio niente:
oltre l’essere salame e girarsi nel letame, che potrebbe guadagnare?
Ma dal negozio uscì il padrone, e lo rimandò sulla circonvallazione:
“Vai a fare un giro più lontano, e vedrai che potrai
uscire dal tuo pantano!”.
Stupefatto e sconcertato fece il giro dell’isolato; sulla strada di
periferia ritrovò anche la via che lo spinse nel deserto, e il suo
cuore fu più certo, la speranza rinverdita, il suo animo riprese
vita. Le sozzure del maiale riscopriron ciò che vale: ritornare
all’esistenza di porcate fare senza, quando tutto è ormai perduto
e ti senti ormai venduto, ecco appare l’occasione della
circonvallazione, che aggirando la città, il deserto ora ti dà,
regalando a te amicizia per lasciare ogni sporcizia, e tornare a
quell’amore che ti senti lì tuo cuore, e che ora ti è donato nel
maiale ritrovato, ritornato a diventare un bellissimo animale;
non ha proprio del salame chi il deserto può salvare.
“O maiale, senza fretta, hai trovato la porchetta!”
Cerca senso e consolazione, ma soprattutto qualcosa da mangiare.
Ma il deserto non dà del salame a chi prima lo ha sempre
dato agli altri.
“Porco mondo…- esclamò a un certo punto il lurido maiale -
qui non c’è nemmeno una porchetta!”.
Gira e rigira, ma il deserto non gli si apriva; anzi, gli spariva
davanti, come in una sorte di miraggio sgretolato dalla realtà.
“In città si può far tutto e avere tutto…perché qui proprio niente?”-
riesclamò affranto.
Nessuno rispose; non ebbe nessun cenno, nessuna indicazione.
Il maiale si era perso il meglio nella sua sporcizia, che per lui
era pur sempre una delizia.
Non scoprire il deserto per lui era occasione persa; eppure,
sentiva in sé il desiderio di qualcosa più grande di un essere
salame.
“Scusi, signor vigile – chiese a un agente – ma qui per me non
c’è proprio niente?”.
“Beh – rispose il vigile – se va in quella via, troverà una salumeria!”.
Si avviò verso un destino che l’avrebbe reso un cotechino; ma
era comunque cosciente che non avrebbe perso proprio niente:
oltre l’essere salame e girarsi nel letame, che potrebbe guadagnare?
Ma dal negozio uscì il padrone, e lo rimandò sulla circonvallazione:
“Vai a fare un giro più lontano, e vedrai che potrai
uscire dal tuo pantano!”.
Stupefatto e sconcertato fece il giro dell’isolato; sulla strada di
periferia ritrovò anche la via che lo spinse nel deserto, e il suo
cuore fu più certo, la speranza rinverdita, il suo animo riprese
vita. Le sozzure del maiale riscopriron ciò che vale: ritornare
all’esistenza di porcate fare senza, quando tutto è ormai perduto
e ti senti ormai venduto, ecco appare l’occasione della
circonvallazione, che aggirando la città, il deserto ora ti dà,
regalando a te amicizia per lasciare ogni sporcizia, e tornare a
quell’amore che ti senti lì tuo cuore, e che ora ti è donato nel
maiale ritrovato, ritornato a diventare un bellissimo animale;
non ha proprio del salame chi il deserto può salvare.
“O maiale, senza fretta, hai trovato la porchetta!”
Commenti
Posta un commento