VIBALANZ
La danza del ventre, nel deserto, appiattisce la pancia e fa sentire
l’addome in sintonia con le dune: in alto e in basso, in un
moto alternato, seguendo il respiro profondo del tango, con la
musica prodotta dal vento, accompagnato dal ritmo delle cavallette
che con i loro balzi scandiscono le pause meglio degli
artisti della scuola di Kandinskij.
Non stare lì immobile, a scandagliare il Corano del Musulmano
o la Bibbia del Cristiano che solo una volta l’anno si danno la
mano! Fai come l’ateo vincente, al quale non gli frega niente se
ci sia o non ci sia umiliazione o esaltazione in qualche religione.
Solo questa è vera fede, gratuita e impagabile, questa del deserto
di tutto e di tutti: dove tutto e tutti possono stare, in armonia,
ma rispettando ciascuno il proprio io come quello dell’altro, né
più né meno. Più è fanatismo, meno è cedere se stessi.
La vibalanza è un movimento della panza che è un misto tra
credenza e creanza, ma mantenendo solo la sostanza, ma mandando
a tutti gli accidenti stretti dentro i denti, in modo che
non si comprenda chi debba fare ammenda.
In questo mondo di misericordia, tutto fa brodo, è ciò che è
passato, è passato di verdura.
Le guerre di religione sono fatte dagli strafatti di intelligenza
che rendono fredda e audace alla stregua di un incapace la tattica
del prendere o lasciare. La regola si applica così: prendi e
non lasciare nulla, quello che lasci te lo prenderanno gli altri.
Dio sta in mezzo, per giustificare tutti gli errori e le malefatte
umane trasformate in azioni eroiche e divine.
Vibalanz è una sottospecie di Gardaland emerso dall’inco-
scienza umana che vuol giustificarsi alla luce dell’istinto primordiale,
quello riservato ai dinosauri in estinzione.
Infatti, più esprimi questi istinti, più ti estingui e non fai altro
che estirpare dalla generazione la capacità della procreazione,
della continuazione, dell’evoluzione. Più corri verso il mondo
di Vibalanz, più esso ti mostra l’involuzione e la decrescita di
te e del mondo. L’universo va verso il nanismo, e la sua capacità
di generare si inaridisce.
Butta dal terrazzo tutto quello che è vecchio e ti impedisce
di ringiovanire, cominciando da te stesso. Legati una corda al
collo, legaci la suocera, i tuoi beni, i parenti serpenti, gli amici
traditori e quelli roditori; lascia al loro destino amanti, prostitute
e comari compiacenti.
Vibalanz è la danza del ventre che mira ad espellere tutto quello
che non ti è di nutrimento. Ciò che non ti dà salute, salutalo
e mandalo a quel paese, senza remore!
Il deserto vuole amare e essere amato senza intoppi, senza intrugli
e miscugli; non barare con lui, altrimenti di farai bara di
te stesso. Scosta da te quello che ti si avvicina troppo e ciò che
ti appiccica addosso; fai la vita del colabrodo, se vuoi gustare
l’avventura. E non aver paura di perdere; perdendo le cose, ti
perderai con tutto te stesso nel deserto dell’amore, dove tutto
entra in simbiosi danzante, vibrante, esaltante, grazie al metodo
naturale esente da ogni artificio; grazie alla danza che puoi
eseguire col Vibalanz.
l’addome in sintonia con le dune: in alto e in basso, in un
moto alternato, seguendo il respiro profondo del tango, con la
musica prodotta dal vento, accompagnato dal ritmo delle cavallette
che con i loro balzi scandiscono le pause meglio degli
artisti della scuola di Kandinskij.
Non stare lì immobile, a scandagliare il Corano del Musulmano
o la Bibbia del Cristiano che solo una volta l’anno si danno la
mano! Fai come l’ateo vincente, al quale non gli frega niente se
ci sia o non ci sia umiliazione o esaltazione in qualche religione.
Solo questa è vera fede, gratuita e impagabile, questa del deserto
di tutto e di tutti: dove tutto e tutti possono stare, in armonia,
ma rispettando ciascuno il proprio io come quello dell’altro, né
più né meno. Più è fanatismo, meno è cedere se stessi.
La vibalanza è un movimento della panza che è un misto tra
credenza e creanza, ma mantenendo solo la sostanza, ma mandando
a tutti gli accidenti stretti dentro i denti, in modo che
non si comprenda chi debba fare ammenda.
In questo mondo di misericordia, tutto fa brodo, è ciò che è
passato, è passato di verdura.
Le guerre di religione sono fatte dagli strafatti di intelligenza
che rendono fredda e audace alla stregua di un incapace la tattica
del prendere o lasciare. La regola si applica così: prendi e
non lasciare nulla, quello che lasci te lo prenderanno gli altri.
Dio sta in mezzo, per giustificare tutti gli errori e le malefatte
umane trasformate in azioni eroiche e divine.
Vibalanz è una sottospecie di Gardaland emerso dall’inco-
scienza umana che vuol giustificarsi alla luce dell’istinto primordiale,
quello riservato ai dinosauri in estinzione.
Infatti, più esprimi questi istinti, più ti estingui e non fai altro
che estirpare dalla generazione la capacità della procreazione,
della continuazione, dell’evoluzione. Più corri verso il mondo
di Vibalanz, più esso ti mostra l’involuzione e la decrescita di
te e del mondo. L’universo va verso il nanismo, e la sua capacità
di generare si inaridisce.
Butta dal terrazzo tutto quello che è vecchio e ti impedisce
di ringiovanire, cominciando da te stesso. Legati una corda al
collo, legaci la suocera, i tuoi beni, i parenti serpenti, gli amici
traditori e quelli roditori; lascia al loro destino amanti, prostitute
e comari compiacenti.
Vibalanz è la danza del ventre che mira ad espellere tutto quello
che non ti è di nutrimento. Ciò che non ti dà salute, salutalo
e mandalo a quel paese, senza remore!
Il deserto vuole amare e essere amato senza intoppi, senza intrugli
e miscugli; non barare con lui, altrimenti di farai bara di
te stesso. Scosta da te quello che ti si avvicina troppo e ciò che
ti appiccica addosso; fai la vita del colabrodo, se vuoi gustare
l’avventura. E non aver paura di perdere; perdendo le cose, ti
perderai con tutto te stesso nel deserto dell’amore, dove tutto
entra in simbiosi danzante, vibrante, esaltante, grazie al metodo
naturale esente da ogni artificio; grazie alla danza che puoi
eseguire col Vibalanz.
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